VIAGGIO A LOURDES

DA UN VIAGGIO A LOURDES –A metà del XIX secolo, questa cittadina francese era un capoluogo del cantone con circa 4.000 abitanti, ai piedi dei Pirenei, nella regione della Bigorre.

Piccola cittadina tranquilla, rimasta al di fuori dell’agitazione alla moda delle città vicine, situata sulla riva destra del Gave, ai piedi della sua antica roccaforte. Come tutte le cittadine della sua importanza, ha un municipio, il commissariato di polizia, il tribunale e la chiesa. Fra i suoi abitanti vi sono notai, avvocati, medici, ufficiali, insegnanti e soprattutto mugnai. In quel tempo i prodotti alimentari sono a base di pane e la paura di rimanere senza farina è sempre presente, i mulini sono numerosi e si piazzano lungo uno dei torrenti che si gettano nel fiume Gave. In uno di mulini, quello di Boly, nasce Bernadetta Soubirous da Francesco e Luisa Castèrot.

La casa è lungi dall’essere misera con i suoi due camini nelle camere. le numerose aperture e le sue stanze chiare e pulite. Il mulino è sfruttato fino al 1786 dalla famiglia materna di Bernadetta ed è da essa considerato “Il mulino della felicità”, poiché vi farà una scoperta molto importante nell’esistenza di qualsiasi uomo o donna: l’amore umano. Quest’esperienza farà di lei una persona profondamente equilibrata, soprattutto al momento della prova, della miseria e della malattia.

INCONTRI CON LA VERGINE

Giovedì 11 febbraio 1858: l’incontro

Accompagnata da sua sorella e da un’amica, Bernadetta si reca a Massabielle, lungo il Gave, per raccogliere legna secca. Mentre si sta togliendo gli zoccoli per attraversare il fiume, sente un rumore che assomigliava ad un colpo di vento, essa alza la testa verso la Grotta dove scorge una Signora vestita di bianco con un velo bianco, una cintura blu ed una rosa gialla su ogni piede. Si fa il segno della croce e recita il rosario con la Signora. Terminata la preghiera, la Signora scompare bruscamente.

Domenica 14 febbraio: L’acqua benedetta

Bernadetta sente una forza interna che la spinge a tornare alla Grotta nonostante il divieto dei suoi genitori. Su sua insistenza, la madre gli permette di andare; dopo la prima decina del rosario, vede apparire la stessa Signora. Le geta dell’acqua benedetta. La Signora sorride ed inchina la testa. Finita la oreghiera del rosario, scompare.

Giovedì 18 febbraio: La Signora parla

Per la prima volta, la Signora parla. Bernadetta le presenta una penna w un pezzo di carta e le chiede di sceivere il suo nome. Lei le risponde: “Non è necessario”, ed aggiunge: “Non ti prometto di renderti felice in questo mondo ma nell’altro. “Poete avere la gentilezza di venire qui durante quindici giorni?”

Venerdì 19 febbraio: Apparizione breve e silenziosa

Bernadetta va alla Grotta con una candela benedetta ed accesa. É da questo gesto che è sorta l’abitudine di portare candele ad accendere dinanzi alla Grotta.

Sabato 20 febbraio: Nel silenzio

La Signora le ha insegnato una preghiera personale. Alla fine della visone, una grande tristezza invade Bernadetta.

Domenica 21 febbraio: “Aquero”

La Signora si presenta a Bernadetta la mattina presto. Un centinaio di persone l’accompagna. In seguito è interrogata dal commissario di polizia Jacomet. Vuole farsi dire ciò che ha visto. Bernadetta gli parla soltanto di “Aquero” (Quella).

Martedì 23 febbraio: Il segreto

Circondata da centocinquanta persone, Bernadetta si reca alla Grotta. L’apparizione le rivela un segreto “solamente per se stessa”.

Mercoledì 24 febbraio: Penitenza

Messaggio della Signora: “Penitenza! Penitenza! Penitenza! Pregate Dio per i peccatori! Bacerete la terra in espiazione per i peccatori.

Giovedì 25 febbraio: La fonte

Trecento persone sono presenti. Bernadetta dice: “Lei mi ha detto di andare a bere alla fonte (…) trovai soltanto un pò di acqua fangosa. Alla quarta prova potei bere. Lei mi ha detto anche di mangiare dell’erba che si trovava vicino alla sorgente. Quindi la visione scomparve. E poi me ne andai.” Dinanzi alla folla che le dice: “Sai che ti credono pazza facendo cose simili?” risponde soltanto: “É per i peccatori”.

Sabato 27 febbraio: Il silenzio

Ottocento persone sono presenti. L’apparizione è silenziosa. Bernadetta beve l’acqua della fonte e compie i gesti abituali di penitenza.

Domenica 28 febbraio: Penitenza

Più di mille persone assistono all’estasi. Bernadetta prega, bacia la terra e cammina con le ginocchia in segno di penitenza. É subito condotta a casa del giudice Ribes che minaccia di metterla in prigione.

Lunedì 1° marzo: Il primo miracolo

Più di millecinquecento persone sono raccolte e fra esse, per la prima volta, un sacerdote. Nella notte, Caterina Latapie, di Loubajac, si reca alla grotta, immerge il suo braccio slogato nell’acqua della fonte: il suo braccio e la sua mano ritrovano la loro mobilità.

Martedì 2 marzo: Il segreto

La folla aumenta sempre di più. La Signora le dice: “Dite ai sacerdoti che si venga qui in processione e che si costruisca una cappella”. Bernadetta ne parla al sacerdote Peyramale, parroco di Lourdes. Quest’ultimo non vuole sapere che una cosa: il nome della Signora. In più esige una prova: veder fiorire il roseto (o rosa canina) della Grotta in pieno inverno..

Mercoledì 3 marzo: Un sorriso

Bernadetta si reca alla Grotta alle sette del mattino, in presenza di…


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