Natura e/è Arte

NATURA E/È ARTE La Natura come rappresentazione artistica. La Natura e l’Arte. Due sono le ragioni che, a mio avviso, stimolano l’autore di qualsivoglia disciplina configurata nel novero delle arti visive,  fotografia evidentemente compresa, ad approcciare connubio e significazione dei due aspetti. L’una è di natura squisitamente estetica. L’altra ragione, più propriamente culturale, attiene alle motivazioni ed emozioni che aleggiano nella peculiare sfera spirituale del l’autore stesso. Mi pare allora di poter dire che i contesti si addicono entrambi ed adeguatamente alla sensibilità creativa di Franco Alloro, ancor più laddove il fotografo siciliano ama focalizzare fascino e impalcatura del “particolare”, in natura più che mai, essenza esplicativa di tutto l’insieme che è oggetto di attenzione.

Fogliame, radure, grappoli di bacche vermiglie, ciuffi d’erba vitalizzati dalla pioggia, vetusti crostoni di roccia e legno…, e quindi forme e costrutti modellati dallo scorrere del tempo. Come dire, tutto un susseguirsi di frammenti “microcosmici” difficilmente percepibili da chi non disponga della innata consonanza con le piccole (grandi!) cose, e che nell’amico Franco trovano giusta sublimazione estetica ed espressiva. Sono immagini di gradevole impatto grafico, che si avvalgono di apposizioni cromatiche eleganti e sapientemente dislocate, in alcuni casi persino ardite, eppur sempre opportune e seducenti. Suggestivi scorci naturalistici che per carica emozionale e tensione compositiva, me lo si lasci dire, mi portano a certe intriganti atmosfere del grande John Shaw.

Il bosco, i suoi dettagli, le sue sfumature, sono colti nella loro atavica fragranza e nel prodigioso alitare scandito dai ritmi del giorno e delle stagioni. Suoni, profumi, colori di un universo non certo parco, quindi, di riferimenti estetizzanti quanto foriero, pertanto, di variegati spunti creativi per l’artista in vena di interpretare, comporre, creare. Franco Alloro impagina sapientemente il tutto, complice prezioso quel suo trasparente e intenso intimismo lirico mai sdolcinato o fine a se stesso, ma autentico, vero. Vale la pena paragrafare un certo Novalis quando afferma che in Arte tanto più si è veri quanto più si è poeti.

Malizia Dott. Luigi


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